giovedì 19 novembre 2009

da zero dodici

Passeggiavamo dopo aver sorseggiato un insolito aperitivo ad un orario altrettanto inconsueto. Avevamo silenziosamente stabilito, più per abitudine che per ragionata volontà, di dare un'occhiata furtiva al mondo della celluloide. Il Rivoli è l'unico cinema che ha resistito in centro. Un tri-sala no Warner e no UCI. Una rarità. Nel frattempo l'umidità stava montando, luccicando i sanpietrini di piazza Bra e appannando i faretti lillatiepido dell'Arena. Si intuiva l'ammiccante atmosfera invernale dell'imminente Natale. Lo sguardo scivolava veloce tra le trame e i titoli dei film con un interesse troppo distratto dalla voglia di un caffè. Quando ad un tratto, - un tratto lungo quanto un campo lungo di Zhang Yimou - una massa di teens agitate ci trascinò giù per le scale fino alla biglietteria. Non pronunciammo alcuna parola ma non c'era nulla dell'allure wuxiapian di un momento prima. Non sapevamo che il 18/11 era l'esordio di una nuova luna nella saga del crepuscolo. A quel punto il mio ditone scoordinato in stile Io, Robot stava già indicando la 5a fila su 12, posti 8 e 9, midiaperfavore2ChupaChupagrazie, per assistere a qualsiasi altro film. Per assistere, alla fine, alla fine del mondo. Così imminente. Per scoprire che abbiamo solo 3 anni per redimerci dai nostri peccati. Per fare ciò che si deve fare. Per compiere il proprio destino. Alloramidiaanche2sacchettidiliquiriziaripienavalàeunbandottodipopcornfreschi. Checazzostoalesinaresulleschifezzetantorimarròcicciettosoloaltri3anni.
Però non è stato male imbatterci in quella marmaglia di ragazzine scalmanate vestite da zerododicibenetton. Fanno pensare che 3 anni ancora siano davvero troppo pochi per crederci veramente.
'Intanto maya e tasi' :) pensò tra sè, non concedendosi alcuna preoccupazione alla nota profezia.