giovedì 18 dicembre 2008

Offside

Tutututu-tutututu-tutututu … Ma nessuno sembra sentirla. Anzi, nessuno dei 2 la sente. Un raggio di sole suppongo che entri dalla finestra. Un uccellino cinguetta. Qualche rumore sordo tamburella le finestre ma non è ancora fastidioso. Poi il cervello, finalmente, si accende. Per modo di dire.
Caxxo. Caxxo. Caxxo.
Sono le 9.00. La scuoto. Improvvisamente 2 automi sciabattano come orsetti della Duracell alla ricerca della propria identità. Caxxo. Lei s’infila in bagno. Aveva un appuntamento alle 9.30 a 40 km da qui. Accendo il fuoco sotto la moka ma rinsavisco dopo vari secondi appollaiato sullo starter con l'indice, apro la porta-finestra, faccio uscire Sissy, afferro la scatola dei corn, smuletto fuori una banana e 2 clementine dal frigo, il latte, la scatola dei biscotti, le cappucciofettebisco, una coppetta per il gelato che è diventata per qualche ragione oscura la ciotolina dell’uva, e mi fermo. Dovevo essere al lavoro un ora fa. Caxxo. Sproot sproot. Il caffè adesso c’è. Ma la faccia è ancora da lavare. Intanto colaziono. Woosh. Doccetta. Wroof wroff. Finisco con il minipimer per i denti. Shabord shaquash. Camicia. Cravatta. Calze. Pantaloni. Cintura. Giacca. Giaccone. Sono fuori 4 gradini alla volta.
Apro la portiera. Lato guida. Parto. Arrivo. Ma non parcheggio. Caxxo. Ma non parcheggio comunque. Caxxo.

Ore prima.
Sto leggero in club house mentre scorrono le immagini delle varie partite in Heineken Cup. Fasoi imbogonè. Bocconcini di pollo e di vitello con una salsa panna-prezzemolosa a parte. Insalata di capucci. Torta di mele. Heineken anche sul tavolo. Caffè. Grappetta. E' tardi. Carico la damigianetta da 5 lt extra-vergine d’oliva, prima spremitura a freddo, direttamente dal profondo Sud per intercessione del boss della CH. Sto tornando a casa. Sms. Ti fermi per un prelievo? Ok, tanto ho sete anch’io. St. Patrick’s Pub. Guinness scura. Prelevo all’Uni. Arrivo. Giù in garage. Prendo la borsa. Sto per prendere l’olio. Ma l’olio non c’è più. Cioè c’è ma sul tappettino di moquette dietro al lato guida. Un laghetto verde nel blu. Spremitura a freddo dei miei co. Caxxo.

Ore prima ma più di prima.
Piove a dirotto. La bretella è trafficata. Uno si è girato in curva. Ma niente di grave. La fila è lunga ma non kilometrica. Passo il semaforo della railway station. I tergicristallo sono alla massima velocità. Anche con l'auto ferma arrivano in ritardo e non coprono la chiusa. Poi un rumore strano. Mai sentito. Improvvisamente il vetro lato guida cade dentro alla portiera. E non torna su. Inspiegabilmente. Mentre l’acqua entra copiosamente. Caxxo.

Ore prima ma meno di prima.
Il superboss arriva come un twister F10. Ci riunisce come pecore nel recinto della sala riunioni. Ci presenta l’ennesimo nuovo capo-ufficio. Condurrà il carrozzone dove lavoro. Naturalmente al lato guida. E’ veramente circense la situazione. Il terzo dell’anno. Erano stati 3 negli ultimi 30 anni. Non ne posso più di gente nuova che non sa un caxxo e crede di dare soluzioni senza conoscere i problemi. Dover spiegare chi sei, che fai, cosa segui, le tue competenze, cosa vuoi dalla vita. L’ultimo non ha avuto nemmeno in tempo di farlo con tutti …Ma che faccia ha poi! Non capisco nulla di ciò che dice. Ah! Come? Sta dicendo che ha già individuato delle aree di miglioramento? Ma è stato nominato ieri sera??? Cominciamo bene. Caxxo.

Ore dopo il tutututu-tutututu-tutututu.
Scendiamo le ampie scalinate ovattate da un morbido rivestimento scuro. C’è la necessità di prendersi una pausa. Prendiamo posto sulle comodissime poltroncine. Gommose ripiene inattaccabili da qualsiasi acido gastrico sulla destra. Lei ha delle morositas, alla mia sinistra. Le mangerò quasi tutte. Sullo schermo “Bienvenue Chez Lez Ch’tis” ovvero “Giù al Nord”. Il protagonista si sciroppa dal lato guida tutta la Francia per il lungo ogni 15 gg. Mi ricorda qualcosa tutto ciò :D , lo spostarsi al freddo Nord. Ma quello che più conta, avevamo voglia di ridere e abbiamo riso. E questo mi pasta.

Ore … Ora.
Forse tante cose del caxxo capitano per farci ricordare che tutto sommato alla fine si può star bene con poco. Non si tratta di fuggire. Ma è come nuotare. Ogni tanto devi alzare o girare la testa e prendere una boccata d’aria. Altrimenti dopo un po’ si smette di ruotare le braccia e di sbattere i piedi a martello. Beh … Volendo si può fare il morto. Ma non è che sia piacevole galleggiare per sempre. Così come, dannazione, non può piovere per sempre. Intanto cercherò di mantenere il lato guida.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

gooood post my friend maxgnam
wasabi is triste for oil
wasabi is ecchecivuoifa' for your new boss ;-P

Anonimo ha detto...

anche a me tutto ciò ricorda qualcosa..ma non l'ho mai vissuta dal lato guida :D
tieni duro (senza doppisensi :D) e RIP the oil..:D

Billie MacGowan ha detto...

vrooooooooom sguish sguish!

Orso ha detto...

Per l'olio, mi pare di capire, è a posto... acqua? filtri? le do una pulita al parabrezza?

;)

parabrezza ha detto...

sì grazie orso :-)