lunedì 31 maggio 2010

9.460.800.000.000 km


Cronaca riassuntiva degli ultimi eventi rugbystici.
Il Benetton Treviso sconfigge MPS Viadana 16-12 e si laurea per la 15ima (ed ultima) volta campione d’Italia del Super 10. L’anno prossimo entrambe concorreranno nelle praterie celtiche alla ricerca di una più remunerativa professionistica internazionalità.
Intanto, per quest’anno, la Celtic League vede il successo degli Ospreys in finale contro il Leinster per 17-12.
I Tigers di Leicester conquistano la Guinness Premiership inglese battendo i London Saracens per 33-27. Bella storia per gli italiani Castro vs Aguero/Ongaro/Nieto anche se gli ultimi due non hanno partecipato attivamente alla festa.
In Francia, per il Top 14, il Clermont Auvergne, all’undicesimo tentativo, riesce finalmente a stringere tra le mani il Bouclier de Brennus vincendo il titolo nazionale francese contro il solido Usa Perpignan per 19-6.
Il Super 14, con una finale tutta sudafricana, ha visto laurearsi per la seconda volta consecutiva i Pretoria Bulls sugli Stormers di Città del Capo per 25-17.
La settimana scorsa, nella finale tutta francese di Heineken Cup, lo Stade Toulousain si è imposto sul sorprendente Biarritz Olympique 21-19 mentre nella finale di Amlin Challenge Cup a Marsiglia il Toulon perde contro i Cardiff Blues 21-28.
Dopo questa noiosa trafila di risultati, prendo atto del fatto che, ora e per almeno 3 mesi, il rugby che conta sarà solo legato al Tri Nation, per quanto nell’immediato, anche i test match di giugno susciteranno senz’altro un po’ del mio interesse.
Interesse che in questi giorni latita su tutti i fronti. Non mi capita spesso ma ultimamente mi annoio con niente. Ho una capacità di attenzione pari a 12 secondi. Riesco a mantenermi concentrato per un massimo di 5 minuti solo se i primi 4 sono stati impegnativi quanto l’ultimo episodio di Lost. Sono evanescente quanto uno spruzzo di Dove Sensitive e mi sto riempiendo di post-it ovunque anche per ricordarmi le cose più banali.
Riesco a sostenere in maniera continuativa un grado sufficiente di capacità ricettiva solo durante le puntate della Storia dell’Universo su History Channel e al racconto dei problemi esistenziali della vita degli altri davanti uno shootino di vodka alla frutta. Non è bene.
Proverò a prendere qualche pasticca di fosforo … ma ho l’impressione che dovrò inventarmi qualcosa. Intanto, giusto per restare in tema ‘noi e l’universo’, stelle, quasar, supernove, buchi neri, magnetar, pulsar, nane bianche che diventano nere, chi minkia siamo, da dove proveniamo, dove stiamo andando, insomma tutte quelle domande tipicamente senza risposta, ho rispolverato il mio vecchio cd dei PJ ,“Binaural”. Sì sì proprio il cd perché ormai mi sono ridotto ad ascoltare solo mp3. Ma per visualizzare il concetto che avevo in testa necessitavo proprio di toccare questa copertina patinata e tutte le foto interne che scivolano fuori come vecchi rinsecchiti post-it ... appunto. 
Così, giusto per mantenere la concentrazione anni luce distante da qui.   
“And wherever you've gone...and wherever we might go
It don't seem fair...you seemed to like it here
Your lights reflected now...reflected from afar
We were but stones...your light made us stars”
Light Years – Pearl Jam

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