martedì 17 giugno 2008

sHa-me

Non sempre quello che crediamo di vedere e che riteniamo assolutissimamente vero è esattamente ciò che è o appare agli altri.
E' un'ovvietà che però non dipende dal numero di diottrie ma, suppongo, dalle esperienze della vita.
C'è qualcosa nel percorso tra l'occhio e il cervello che non riesco a mappare, un sotterraneo collegamento che interseca il luogo dove risiedono quelle cose lì ... le cose intraducibili.
Così quello che siamo filtra ciò che viviamo e ciò che viviamo costruisce ciò che siamo.
Bisognerebbe allenarsi a leggere quello che c'è al di fuori di sé evitando l'usuale posizione ma magari buttarsi a terra e girare la testa, spegnere la luce e accendere una torcia per concentrarsi su un pezzo alla volta, salire su una scala e sporgersi dall'ultimo scalino, insomma predisporsi ed aspettare l'inaspettato.
Ognuno interpreta come crede ciò che vede:

così anche ciò che oggettivo è, soggettivo diventa.
Mi sembra di osservare una di quelle disquisizioni da pre-adulto che si facevano d'estate, in compagnia, fuori dal bar chiuso della Rosy passandoci un veliero. Quando io credevo di sapere ma dicevo di non sapere: ora che istituzionalmente dovrei saperne un po’ di più, ahimè, non so proprio niente di niente e sempre meno. Ecco tutto.


Radiohead
Subterranean Homesick Alien
The breath of the morning / I keep forgetting the smell of the warm summer air I live in a town where you can't smell a thing / You watch your feet for cracks in the pavement High up above aliens hover making home movies for the folks back home of all of these weird creatures who lock up their spirits, drill holes in themselves and live for their secrets They're all uptight, uptight ... I wish that they'd swoop down in a country lane late at night when I'm driving Take me onboard their beautiful ship, show me the world as I'd love to see it I'd tell all my friends but they'd never believe me, they'd think that I've finally lost it completely I'd show them the stars and the meaning of life. They'd shut me away but I'd be alright, alright. I'm alright, alright I'm just uptight, uptight ...


Alieno sotterraneo con nostalgia di casa
Continuo a dimenticarmi il respiro della mattina e l'odore dell'aria calda estiva (scusami Paco :D) Vivo in un città dove nulla ha odore. Guardi i tuoi piedi per cercare le crepe nel marciapiede. Sopra di me gironzolano gli alieni, fanno i loro filmini per gli amici a casa su tutte queste strane creature che imprigionano il loro spirito, che scavano buchi dentro se stessi e che vivono per i loro segreti. Sono tutti così tesi, troppo tesi ... Vorrei che si lanciassero in un viottolo di campagna a notte fonda mentre sto guidando.
(Vorrei che) mi portassero sulla loro meravigliosa astronave e mi facessero vedere il mondo come mi piacerebbe vederlo. Ne parlerei ai miei amici ma non mi crederebbero mai .. (anzi) penserebbero che ho completamente perso la testa. Mostrerei loro le stelle e il senso della vita ... mi farebbero internare ma starei bene...Sto bene... bene. Sono solo tanto teso, troppo teso ...

2 commenti:

Paco ha detto...

bella questa nuova versione del blog!
riguardo al tema del post sono d'accordo anch'io, è difficile capire le cose perchè è difficile (impossibile?) riuscire a trovare un punto di vista obiettivo. Tutto sembra soggettivo e mobile, compresa questa affermazione...

robbby ha detto...

le cose cambiano prospettiva anche se siamo noi stessi a guardarle...un giorno il mondo ci sembra tondo, un giorno ci sembra ovale, un giorno ci sembra trasparente....basta cercare di non finire a testa in giu (tranne quando fai yoga) e mantenere un minimo di equilibrio...facile a dirsi eh?